Come scegliere la crema solare


Come scegliere la crema solare

Districarsi nel mondo delle creme solari non è sicuramente un' impresa semplice! In commercio ne troviamo moltissime: creme solari con filtri chimici, creme solari con filtri fisici, creme solari bio e molte altre, tutte comunque sembrano garantire un'ottima protezione dai raggi solari. In realtà, la scelta di una buona crema solare non è così banale come sembra. Bisogna, infatti, essere a conoscenza di alcuni aspetti molto importanti che vedremo con ordine.
 
Innanzitutto bisogna osservare il tipo di persona a cui serve la crema solare (fototipo): esistono 6 fototipi diversi, ognuno dei quali ha una sensibilità cutanea propria alle radiazioni solari:

  • Fototipo 1: persona con i capelli rossi, gli occhi chiari e la carnagione bianchissima, al sole non si abbronza mai, ma diventa rossa ustionandosi facilmente;
  • Fototipo 2: persona con i capelli biondi o castano chiaro e gli occhi chiari, si abbronza leggermente dopo essere prima diventata rossa;
  • Fototipo 3: persona con i capelli biondi o castani e gli occhi chiari o scuri, si abbronza gradualmente e potrebbe scottarsi;
  • Fototipo 4: persona con i capelli e gli occhi scuri e la carnagione mediterranea, al sole si abbronza subito, difficilmente si scotta;
  • Fototipo 5: persona con capelli e occhi scuri, carnagione scura, si abbronza intensamente in tempi rapidi e difficilmente si scotta;
  • Fototipo 6: persona con capelli neri, occhi neri, carnagione nera che non si scotta mai.

È necessario, poi, capire se la crema solare è destinata ad un bambino, ad un adulto o ad una persona anziana, perché ognuno di loro avrà bisogno di creme solari protettive diverse. Il bambino fino a tre anni, infatti, assorbe le radiazioni solari molto più di un adulto mentre l'anziano dovrà sicuramente proteggere le macchie e le possibili alterazioni della sua pelle matura. Anche l'adulto, poi, dovrà valutare lo stato di salute della sua pelle: se ha macchie, se è calvo, etc.
 
Bisogna, inoltre, valutare il luogo nel quale si andrà in vacanza: non è la stessa cosa andare su un ghiacciaio o al mare! La neve, infatti, riflette l'80% delle radiazioni solari, mentre la sabbia o l'acqua il 20-25%.
 
Una volta analizzate tutte queste variabili, perché una buona crema solare diventi la migliore crema solare si deve verificare la presenza di filtri solari con caratteristiche protettive sia per i raggi UVB (che sono quelli che determinano le scottature) sia per i raggi UVA (che causano il danno biologico e l'invecchiamento cutaneo) e che ci sia un rapporto UVA/UVB maggiore o uguale a 1/3.

I filtri solari possono essere sia chimici che fisici. I filtri fisici contengono sostanze di natura minerale che svolgono una funzione riflettente dei raggi solari; i filtri chimici agiscono assorbendo la radiazione UVB e UVA.
Esistono poi delle creme solari "speciali" che utilizzano, oltre ai due tipi di filtri visti, anche un enzima fotoriparatore, la fotoliasi, che è in grado di riparare i danni causati dal sole a livello del DNA. Queste risultano essere le creme più complete rivelandosi utili in maniera ancor più concreta nella prevenzione delle malattie cutanee (per esempio macchie solari e piccoli tumori della pelle).

Un concetto che non tutti hanno ben chiaro è che la crema solare non serve solo per essere messa nel bagaglio a mano quando si va in vacanza, ma è un prodotto che va usato tutto l'anno per evitare l'invecchiamento precoce della pelle (in particolar modo se si lavora all'aperto, come nel caso dei contadini, o se si fa molta attività fisica all'aria aperta) e le macchie solari, specie se si ha una pelle particolarmente sensibile (ad esempio l'abbronzatura in gravidanza può risultare non perfetta ma a macchie).
 
Per essere la miglior crema solare, il prodotto dovrebbe avere tutte queste caratteristiche:

  • protezione ad ampio spettro (UVB-UVA)
  • presenza di antiossidanti
  • assenza di sostanze fototossiche
  • resistente all'acqua
  • facile da stendere
  • basso assorbimento percutaneo dei filtri
  • effetto idratante e protettivo
  • gradevolezza cosmetica

La cosa più importante è, comunque, il filtro solare perchè è attorno ad esso che viene formulato il cosmetico.


 
Le 10 cose da non fare quando si prende il sole: come comportarsi in spiaggia per un' abbronzatura perfetta.

Quando noi ci esponiamo al sole pensando alla "tintarella", non sempre ci rendiamo conto che questa potrebbe anche essere nociva. L'abbronzatura, infatti, è una forma di protezione verso le radiazioni solari UVB e UVA. Il sole, dunque, se da una parte è benefico per le ossa, per l'umore e per la biosintesi di alcune vitamine, dall'altra risulta dannoso per la pelle e, se ci si espone in modo non corretto, si rimane vittime del cosiddetto "danno attinico" (cioè causato dal sole). Il danno può essere acuto, se causato dai raggi UVB a livello dell'epidermide (eritema solare), o cronico, se causato dai raggi UVA a livello del derma (invecchiamento cutaneo o fotoaging).
Quindi, prima di stendersi sul lettino e fare il classico "bagno di sole", è meglio sapere cosa fare e cosa evitare.

  1. Non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, cioè quando il sole è a picco sul nostro corpo, perchè in quel momento i raggi sono più nocivi.
  2. Non mettere la crema solare in spiaggia o in montagna, ma a casa mezzora prima di uscire.
  3. Non usare trucchi cosmetici o profumi in quanto irritanti per la pelle e possibile causa non solo di eritemi ma addirittura di ustioni solari.
  4. Non dimenticare di ripetere spesso l'applicazione della crema solare, perchè l'acqua e il sudore la possono diluire o rimuovere.
  5. Bisogna ricordare che in gravidanza il sole può essere più dannoso ed è più facile ustionarsi o ritrovarsi con un'abbronzatura a macchie e non omogenea. È, quindi, più prudente usare delle creme solari con filtri sia fisici che chimici.
  6. Non dimenticare che l'assunzione di alcuni farmaci (ad esempio cortisonici) può causare fotosensibilità, se si è in terapia con questi medicinali, è opportuno non stare a lungo al sole e utilizzare delle creme solari con buon INCI (lista degli ingredienti) e con fattore di protezione elevato.
  7. Non scordare di usare la crema solare anche nelle giornate nuvolose o ventilate perchè le nuvole impediscono il passaggio di solo il 10% delle radiazioni solari e, di conseguenza, ben il 90% di esse viene a contatto con il nostro corpo.
  8. Non sottovalutare il potere riflettente del terreno: in montagna la neve riflette l'80% delle radiazioni, la sabbia il 25%, l'acqua il 20% e l'erba il 20-25%.
  9. Non esagerare con il quantitativo di crema solare applicata: mai troppa e mai troppo poca! La quantità ideale per una corporatura media sono 6 cucchiaini da tè.
  10. Non fidarsi mai unicamente della pubblicità, ma leggere attentamente l'etichetta della crema solare che deve vantare un buon INCI, un buon fattore protettivo SPF per i raggi UVB, un buon indice protettivo IP per gli UVA e un buon rapporto tra i due: IP deve essere almeno un terzo di SPF.

 
Miti da sfatare

"Se uso una crema solare con fattore protettivo alto non mi abbronzo" FALSO!

Usare una crema solare ad alto SPF ed alto IP protegge da eritemi e danni solari e non ostacola la sintesi di melanina. In aggiunta, una pelle sana e non irritata si abbronza meglio e un'abbronzatura graduale è sicuramente più duratura nel tempo.

"Se uso una crema solare impedisco la stimolazione di vitamina D a livello cutaneo" FALSO!

Non vi è alcuna correlazione tra le due cose: i raggi solari attivano la vitamina D anche in presenza di crema solare rendendola così in grado di svolgere sua azione biologica nell'organismo.

"La crema solare va usata soltanto nei primi giorni di vacanza, quando la pelle non è abituata a stare al sole" FALSO!

È buona abitudine e nell'interesse della propria pelle applicare la crema solare nelle zone esposte ogni qualvolta si trascorra del tempo all'aria aperta. In questo modo non solo si prevengono scottature ed eritemi ma ci si salvaguardia anche da macchie solari, tumori della pelle ed invecchiamento precoce.

"L'acqua riflette i raggi solari in misura maggiore rispetto alla sabbia e all'erba" FALSO!

Acqua, sabbia e terreno erboso hanno un potere riflettente paragonabile, pari al 20-25% della radiazione solare. Il rischio maggiore di scottarsi nel corso di bagni prolungati è, invece, dovuto all'azione dilavante dell'acqua nei confronti della crema.

"Se sto sotto l'ombrellone o se la giornata è nuvolosa posso evitare di mettere la crema solare" FALSO!

L'ombrellone non scherma i raggi solari e dalle nuvole, è in grado di passare il 90% della radiazione solare.

Trucchi per mantenere l'abbronzatura

  • Usare creme solari affidabili, in grado di proteggere la pelle e di prevenire eritemi e scottature che irriterebbero e danneggerebbero lo strato corneo.
  • Bere molta acqua per idratare opportunamente la pelle dall'interno e prevenire la sua disidratazione; una pelle idratata e non secca ha, di certo, un colorito migliore.
  • Prediligere, nella propria dieta, frutta e verdura.
  • Utilizzare sempre una buona crema doposole che sia allo stesso tempo rinfrescante, idratante, lenitiva e disarrossante.
  • Considerare la possibilità di applicare, almeno 15 giorni prima dell'esposizione al sole, delle creme in grado di attivare l’abbronzatura, in quanto capaci di preparare l'epidermide nutrendola ed idratandola.
  • Considerare la possibilità di assumere, almeno 15 giorni prima dell'esposizione al sole, degli integratori alimentari specifici che, grazie al loro pool di sostanze attive, contribuiscono a migliorare il colore della pelle che si sta accingendo ad abbronzarsi.

 

Solarium

Quando parliamo di abbronzatura è giusto parlare sia di bellezza che di salute. Le lampade solari abbronzanti funzionano attraverso l'emissione di raggi UVA, con o senza componente UVB, ad una dose tre volte superiore rispetto alla dose di UVA presente nelle radiazioni solari. Ricordando che i raggi UVA sono in grado di penetrare non solo nell'epidermide (porzione più superficiale dello strato corneo) ma anche nel derma (porzione intermedia dello strato corneo), non va dimenticata l'applicazione di una buona crema solare con indice protettivo adeguato contro le radiazioni UVA. Questi solari si riconoscono facilmente grazie al simbolo UVA cerchiato apposto in etichetta a garanzia del rapporto adeguato UVA/UVB maggiore o uguale a 1/3. È, infine, di fondamentale importanza la periodica revisione e manutenzione dei macchinari.
 
 

Creme solari per bambini

I bambini sono i soggetti più sensibili alle radiazioni solari. Essi, infatti, fino ai tre anni di età assorbono radiazioni in quantità tre volte maggiore rispetto ai bambini più grandi e agli adulti. È, quindi, molto importante proteggerli molto bene e non solo quando sono in spiaggia o in piscina, ma anche quando giocano in un prato o quando camminano in città, senza trascurare il potere riflettente del terreno nei confronti dei raggi solari.
È provato che il danno solare che mostrano gli adulti, come ad esempio la cheratosi attinica, deriva, il più delle volte, da scottature prese da bambini. Questi sono più facilmente vittime di scottature solari perchè, magari, non si fanno mettere la crema in modo accurato oppure vanno in acqua troppo spesso con la conseguenza che la crema, anche la migliore, tende a perdere di efficacia.
Tutte le mamme, insomma, devono cercare per i loro bambini creme solari con un buon INCI per garantire protezione efficace senza rischio di irritazioni. Va ricordato che gli ingredienti con i quali sono formulati i prodotti cosmetici devono essere, per definizione, sicuri per il nostro organismo. La sicurezza va garantita per legge nel caso di creme solari con filtri fisici così come nel caso di creme solari con filtri chimici. Cercare una crema solare per bambini senza filtri chimici non è un obiettivo da perseguire necessariamente, dal momento che gli aspetti che devono orientare la scelta di un solare sono il suo SPF (fattore protettivo nei confronti dei raggi UVB) e il suo IP (indice protettivo nei confronti dei raggi UVA), i quali devono obbligatoriamente essere adeguati. È consigliabile porre attenzione alla presenza o all'assenza del simbolo UVA cerchiato sull'etichetta della crema solare che stiamo prendendo in considerazione. Infatti, troviamo questa dicitura soltanto nelle creme solari che promettono una protezione realmente equilibrata non solo dagli UVB (che causano eritemi e scottature nell'epidermide) ma anche dagli UVA (che sono responsabili di danni più profondi nel derma).
È buona abitudine applicare la crema solare ai nostri bambini tutte le volte che passano del tempo al sole, ripetendo l'applicazione più volte durante la giornata.
Non ultimo in ordine di importanza è il fototipo del bambino. Un bambino con i capelli rossi o biondi e con gli occhi chiari avrà sicuramente la pelle chiara e dovrà essere protetto con attenzione maggiore rispetto ad un bambino con i capelli bruni, gli occhi scuri e la pelle più mediterranea.

Gli effetti del sole sulla pelle dei bambini

 

 

Il danno attinico

Con il termine "danno attinico" si intende il danno a carico della pelle conseguente ad una esposizione prolungata ai raggi solari e comprende alterazioni acute o croniche. La pelle, infatti, quando è colpita dalle radiazioni UVB e UVA mette in atto, come meccanismo di difesa, la produzione di melanina, la quale, però, non è sufficiente a prevenire la formazione di macchie solari, cheratosi attinica, tumori della pelle e fotoaging. La cheratosi attinica può essere descritta come la compresenza di macchie rosse parzialmente ricoperte di croste e macchie scure. Di queste, una percentuale compresa tra 0,02% e 20% può trasformarsi in tumori cutanei non melanomi che vanno trattati con medicinali topici, chirurgicamente o con crioterapia e terapia fotodinamica. I tumori della pelle non melanoma si dividono in carcinoma spinocellulare e carcinoma basocellulare. Quest'ultimo è il più frequente e il meno aggressivo perchè raramente dà origine a metastasi.
Il danno attinico è determinato da alterazioni a livello di DNA nucleare e mitocondriale, da perturbazioni delle proteine di membrana e da insulto ossidativo provocato da specie reattive dell'ossigeno.
Diretta conseguenza di queste considerazioni è l'importanza della prevenzione di quelli che possono essere gli aspetti negativi derivanti dall'esposizione solare. È corretto parlare di "fotoprotezione avanzata" che combina due aspetti ugualmente importanti: protezione e riparazione. In commercio troviamo sia prodotti in grado unicamente di proteggere la pelle rallentando i danni degli UV sia prodotti capaci di proteggere e contemporaneamente riparare, grazie ad appositi enzimi, il danno indotto a carico del DNA.
Meno "pericoloso" ma ugualmente ostacolabile è il fotoaging o invecchiamento precoce della pelle causato dal sole. Va ricordato, infatti, che righe e segni dell'età dipendono per solo il 20% dall'invecchiamento fisiologico-cronologico (intrinseco) e per addirittura l'80% dall'azione del sole (invecchiamento estrinseco).
 
 

Creme doposole

Dopo una lunga giornata al sole e, quindi, dopo aver sottoposto il nostro corpo ad uno stress molto forte, è necessario per il nostro benessere e per evitare i danni del sole (ad esempio l'eritema o, peggio, le cheratosi solari che, nel tempo, possono trasformarsi in tumori per lo più benigni) proseguire i riguardi nei confronti della nostra pelle.
Diventa allora consigliabile, dopo una doccia abbastanza fresca, usare un valido doposole. Quest'ultimo, per essere davvero "buono" deve avere precise caratteristiche: essere rinfrescante, idratante, lenitivo e disarrossante. L'effetto rinfrescante è il risultato dell'elevato contenuto di acqua e può essere aumentato grazie alla presenza di alcool (il quale, però, in quanto irritante, è dannoso se la nostra pelle appare scottata).
L'effetto idratante è dato dalla glicerina e dal glicole propilenico che, essendo molecole umettanti, sono in grado di trattenere l'acqua e di evitare la sua evaporazione.
L'azione lenitiva e disarrossante è promossa da vari componenti attivi tra cui l'acido glicirretico (che si ricava dalla liquirizia), l'allantoina, il pantenolo ed altri estratti vegetali come, ad esempio, l'aloe.
L'azione anti-irritante è favorita dalla presenza nel doposole di componenti che richiamano quelli costitutivi della nostra pelle, come i trigliceridi.
Per migliorare l'idratazione del nostro corpo, il consiglio forse più banale ma estremamente utile è quello di bere molto, sia prima, durante e dopo l'esposizione ai raggi solari; in questo modo evitiamo di impoverire eccessivamente il nostro organismo di liquidi.
 
 

Creme solari fai-da-te

Negli ultimi anni è molto di moda preparare creme solari e latte doposole in casa. Creare una crema solare fai-da-te può essere semplice, economico e, perchè no, anche divertente, ma il problema è: questa crema allestita artigianalmente riesce a svolgere davvero e al meglio la sua funzione? Siamo sicuri che ci protegga bene dalle radiazioni solari? Che non sarà irritante? Che l'abbronzatura che otterremo sarà omogenea e non a macchie? Che la nostra crema non si deteriorerà con il calore del sole? Se, onestamente, sarete in grado di rispondere "sì" a tutte queste semplici ma fondamentali domande, fate pure, altrimenti vi consigliamo di entrare in farmacia e scegliere una crema solare e un latte dopo sole con un INCI davvero sicuro!
Buona abbronzatura e buona protezione a tutti!!

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  1. SOLARI PROTEZIONE MEDIA
  2. SOLARI PROTEZIONE ALTA

 

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