Terza Eta’: Viverla in Salute con Alimentazione e piccoli Accorgimenti


Terza Eta’: Viverla in Salute con Alimentazione e piccoli Accorgimenti

Mentre il ventesimo secolo è stato il secolo della crescita della popolazione, il ventunesimo secolo sarà senz’altro ricordato come il secolo dell’invecchiamento. Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è particolarmente importante dal punto di vista sociale, politico, culturale ed economico e, naturalmente, non riguarda solo il nostro paese ma l’intero mondo occidentale. Questo è sicuramente dovuto ai grandi sviluppi che si sono avuti negli ultimi decenni nelle condizioni di vita della popolazione. Sono, infatti, migliorate tantissimo le condizioni igienico-sanitarie, si sono avuti enormi progressi in campo medico-sanitario e, non ultimo per importanza, anche l’alimentazione è significativamente cambiata diventando più attenta alle necessità dei vari soggetti della popolazione.

Durante gli anni 60-70, cioè durante il boom economico, si è registrato un miglioramento generale dello stile di vita, il quale ha portato ad un’aspettativa di vita sopra i 65 anni e, quindi, ad una forte riduzione della mortalità anche in età avanzata.


Per “anziani” si intendono quei soggetti che hanno superato l’età di 65 anni e, più significativamente, possiamo distinguere tre fasi di interesse geriatrico:

  • Senescenza graduale: comprende la fascia d’età che va dai 65 ai 75 anni, durante la quale possono comparire processi morbosi se in età presenile non sono state adottate delle corrette misure preventive;
  • Senescenza conclamata: comprende la fascia d’età che va dai 75 ai 90 anni e, in questo periodo, si può anche godere di un certo grado di benessere fisico e mentale ma risultano più impegnative le necessità di adeguamento ai nuovi ritmi biologiche; inoltre, in caso di patologie che tendono alla cronicità e all’invalidità, possono emergere concrete problematiche assistenziali non solo di natura medica ma anche sociale;
  • Longevità: riguarda gli anziani che hanno superato i 90 anni i quali, inevitabilmente, presentano modificazioni fisio-patologiche ed un equilibrio biologico particolarmente fragile ed instabile.

Le elaborazioni dei dati a nostra disposizione prevedono che la popolazione anziana tenderà ad aumentare ancora e, se nel 2007 era pari il 19,9% della popolazione totale, nel 2050 supererà il 30%. La popolazione dei “grandi anziani” (ovvero i soggetti con più di 80 anni) passerà dal 5,3% nel 2007 al 13,5% nel 2050.


Nel pensiero comune, il termine “invecchiamento” viene inteso come sinonimo di “malattia”, ma, in realtà, non è così: l’invecchiamento non è assolutamente una malattia e l’anziano non deve essere considerato per forza di cose “malato”. Al contrario, l’anziano deve essere aiutato a mantenersi in salute il più a lungo possibile. Molto spesso si parla anche della “fragilità” dell’anziano, condizione che può rappresentare un fattore di rischio nei confronti di certe malattie. Questo status è dovuto alla disregolazione di molti sistemi fisiologici e può portare ad un indebolimento generale dell’organismo dell’anziano estremamente variabile da persona a persona.

Vediamo le principali modificazioni suddivise per livelli:

  • Pelle: perdita della sensibilità tattile e della percezione termico-dolorifica, riduzione della sintesi di vitamina D
  • Occhi: riduzione del film lacrimale, aumento della pressione oculare, ridotta capacità visiva
  • Orecchi: ridotta capacità uditiva
  • Muscolo-scheletrico: riduzione della forza, della potenza e della resistenza muscolare
  • Tessuto osseo: maggiore fragilità, maggiore rischio di fratture
  • Apparato cardio-muscolare: riduzione dell’efficienza dei meccanismi preposti
  • Apparato digerente: riduzione della motilità, del transito, della permeabilità e dell’assorbimento nell’intestino tenue, riduzione della sensibilità gustativa, maggiore possibilità di infezioni
  • Apparato respiratorio: riduzione dell’attività polmonare
  • Apparato urinario: riduzione del volume di filtrazione glomerulare, riduzione della capacità di concentrare o di diluire le urine, maggiore perdita di potassio
  • Sistema endocrino: diminuzione della tolleranza al glucosio, aumentata resistenza all’insulina
  • Sistema nervoso: diminuzione della memoria a lungo termine, modificazioni del ritmo sonno-veglia, maggiore labilità emotiva

Naturalmente, gli anziani sono le persone che maggiormente hanno bisogno di farmaci e, infatti, il 60% della spesa sanitaria viene assorbito da questa fascia di cittadini. Tuttavia, alcune volte può essere sufficiente un piccolo cambiamento del proprio stile di vita per gestire e migliorare determinati problemi che, se non riconosciti in tempo, potrebbero diventare delle vere e proprie patologie.In certi contesti, infatti, è sufficiente un cambiamento dello stile di vita come, ad esempio, mangiare in modo più corretto e fare moto, quando possibile. Il fabbisogno nutrizionale negli anziani cambia, motivo per cui deve cambiare anche la dieta al fine di mantenere in quantità sufficiente i micro e macronutrienti.

  • Glucidi: devono essere un 55-65%; dal momento che diminuisce la tolleranza al glucosio, è importante diminuire la quota di zuccheri semplici e consumarli all’interno di un pasto.
  • Fibra: è fondamentale per la funzionalità intestinale e per regolare l’assorbimento dei lipidi e dei glucidi.
  • Fabbisogno idrico: la quantità di acqua da bere quotidianamente è di 1,5-2 litri ed è importante ricordarsi di bere anche prima di coricarsi per evitare che l’organismo di disidrati.
  • Fabbisogno minerale: bisogna controllare soprattutto il ferro, il sodio, il potassio, il calcio e lo zinco.
  • Fabbisogno vitaminico: va controllato l’apporto di vitamine liposolubili (vitamina A, D, E, K) e di vitamine idrosolubili (vitamina B1, B2, B5, B6, B12, C, PP, acido folico).

Benessere e salute dell'anziano

Il benessere dell’anziano, quindi, dipende molto dalla sua salute, la quale può essere influenzata anche dall’alimentazione. Ad esempio, può essere molto utile tenere sotto controllo la glicemia, il colesterolo e i trigliceridi con un’alimentazione sana e bilanciata prima di incorrere nella cosiddetta “malattia metabolica”. Ancora, può rivelarsi d’aiuto controllare l’apporto di sodio e di potassio per mantenere una pressione arteriosa nella norma. Un eccesso di sodio è da evitare in quanto aumenta il rischio di pressione alta.

A tal proposito possono risultare fondamentali gli integratori alimentari, i quali consentono di sopperire al fabbisogno giornaliero di vitamine e di sali minerali. Nel soggetto anziano, infatti, tali nutrienti potrebbero essere carenti come conseguenza delle fisiologiche modifiche del metabolismo. In commercio vi sono molti prodotto allestiti per favorire le normali funzioni dell’organismo e per mantenere più a lungo possibile la condizione di omeostasi. Gli integratori alimentari sono molto utili per un benessere a 360 gradi e per mantenere al meglio la funzionalità dei diversi apparati e tessuti che, inevitabilmente, a causa dell’età sono più fragili e squilibrati.

Vitamine

Fra questi, ricordiamo il Multicentrum Uomo 50+ e Multicentrum Donna 50+. Si tratta di un integratore calibrato per gli over 50 ed è specifico nella sua composizione per uomo (Multicentrum 50+ uomo), con più calcio, o per donna (Multicentrum 50+ donna), con più ferro e acido folico.

Magnesio e Potassio

Un integratore di magnesio, invece, può dare giovamento sull’apparato muscolo-scheletrico ed anche sul sistema nervoso: si evitano, per esempio, i crampi e la tensione a livello delle gambe e della muscolatura liscia, la quale risulta così più rilassata; lo stesso avviene a livello neurologico. In estate, poi, è molto utile l’integrazione di magnesio e di potassio, proprio perché l’anziano, sudando molto e bevendo poco (visto che manca lo stimolo della sete), corre il rischio di disidratarsi. La disidratazione, a livello fisico, si manifesta con forti dolori alle gambe e crampi, mentre, a livello neurologico, con confusione mentale. Quindi, con il sopraggiungere della bella stagione, è consigliabile fare dei cicli di integratori come, ad esempio, Massigen Senza Zucchero di Marco Viti che contiene, in dosi bilanciate, magnesio e potassio, che, presi regolarmente, evitano questi spiacevoli inconvenienti. Inoltre, trattandosi di bustine, si obbliga l’anziano a bere  di più e questo rappresenta un vantaggio parimenti all’assenza di zucchero, la quale permette di evitarne un eccessivo consumo. Con il caldo, anche la pressione arteriosa può subire degli sbalzi. Di conseguenza, è opportuno controllarla maggiormente e, se risulta essere bassa, è utile valutare con il medico la possibilità di assumere questi integratori per trarre beneficio.

Calcio e Vitamina D

Gli integratori di calcio e di vitamina D sono utili per mantenere un buon funzionamento delle ossa e possono evitare o ridurre i casi di frattura. La vitamina D, associata alla vitamina A ed E, viene ad essere importante per sostenere la funzione visiva.

Ferro

Gli integratori di ferro contribuiscono a mantenere in concentrazione sufficiente questo metallo nel sangue. Lì, infatti, svolge la sua funzione di trasporto di ossigeno e la carenza di ferro ematico può portare alle gravi forme di anemia tipiche dell’età senile.

Memoria

Per l'anziano hanno una certa rilevanza anche gli integratori per la memoria, i quali possono prevedere, nella loro formulazione, fitocomplessi ricavati dal Gingko biloba (che aiutano la circolazione a livello cerebrale) e sostanze antiossidanti, come la vitamina A e la vitamina E (che contrastano l’invecchiamento cellulare e migliorano le prestazioni).

Fibre

Un discorso particolare va dedicato alle fibre che vengono ad essere essenziali nella dieta dell’anziano e che spesso, purtroppo, mancano quasi completamente. La fibra è presente in buona quantità nella frutta e nella verdura. Al contrario, i cibi più consumati oggi, quali pane e pasta, sono molto raffinati, ovvero da essi è stata eliminata totalmente la fibra durante i processi industriali di produzione. Perciò la quantità introdotta con l’alimentazione può risultare fortemente insufficiente e deve essere integrata. Esistono vari tipi di fibra: quella solubile e quella insolubile. Entrambe, comunque, formano un gel a livello intestinale che favorisce la peristalsi e l’evacuazione. Sempre la fibra, a livello intestinale, può essere utile per favorire lo sviluppo della flora batterica e per regolare l’assorbimento di lipidi e glucidi. È chiaro, dunque, che le fibre si rivelano molto utili nella stipsi dell’anziano. Si tratta di una condizione di cui soffre la maggior parte della popolazione geriatrica a causa di fattori fisiologici, come la ridotta peristalsi intestinale e la perdita dello stimolo della sete, e di fattori ambientali, come l’alimentazione scorretta. Le fibre contribuiscono ad evitare che la stipsi diventi un problema cronico e molto interessanti sono quelle che derivano dal frutto essiccato e polverizzato del Baobab. La polvere che si ricava dal frutto del Baobab è ricca di fibra sia solubile sia insolubile e contiene anche una buona quantità di vitamina C. Sciolto in acqua più volte al giorno, il Baobab aiuta a prevenire la stipsi nell’anziano favorendo il transito intestinale e mantenendo l’intestino sufficientemente attivo. Quando la stipsi si manifesta come ostinata, le fibre possono di risultare insufficienti; in questo caso è opportuno consultare il medico e non affidarsi al “fai da te”, dal momento che questa condizione può portare a complicanze tali da richiedere persino l’ospedalizzazione. Ci possono essere altri validi rimedi, dai microclismi alle compresse lassative, ciascuno con un proprio meccanismo d’azione. Tuttavia, visto il delicato o, magari, addirittura precario equilibrio fisio-patologico dell’anziano è il caso che il medico venga informato. in caso di integrazione a base di fibre, va tenuto presente il fatto che esse devono essere assunte lontano dai farmaci, dal momento che potrebbero ridurre l'assorbimento sistemico di questi ultimi.

Fermenti

Sempre sull’intestino, specie con l’avanzare dell’età, si possono abbattere vari tipi di fenomeni infiammatori come, ad esempio, la colite, il colon irritabile, da diverticolite ecc. Si tratta di patologie nel corso delle quali l’intestino subisce un vero e proprio stress che si manifesta con forti attacchi di diarrea, specialmente, ma non in via esclusiva, in concomitanza o in seguito a terapie antibiotiche. Fondamentali, in questi casi, sono i fermenti lattici, i quali vanno abbinati ai diversi antibiotici, antiinfiammatori o antispastici. Viene così integrata la flora batterica locale che per qualche motivo si era impoverita e ne consegue un effetto benefico su tutto l’organismo. In commercio troviamo numerosi prodotti a base di fermenti lattici e, fra questi, possiamo ricordare Florlab. L'integratore alimentare Florlab si tratta di fermenti lattici vivi (Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium longum e Saccharomyces boulardii), vitamine (vitamina C, B1, B6, B2, B1, B12, A, D), fibre (inulina e fruttoligosaccaridi). Come per la maggior parte dei fermenti lattici, Ecogermina va assunta a stomaco vuoto e lontano da eventuali cure antibiotiche concomitanti.

Questi piccoli accorgimenti, quindi, possono risultare utili per migliorare il quadro di salute globale dell’anziano. A volte possono bastare un’alimentazione più controllata, una passeggiata all’aperto e la giusta compagnia per poter affrontare con serenità e maggior benessere gli anni che passano.

 

PRODOTTI CONSIGLIATI

MEMOJET 20 COMPRESSE
16,80 €
14,25 €
16,80 €
COCOVITD vitamina D3 20ml Freeland
29,00 €
24,75 €
29,00 €
COLPROPUR CARE NEUTRO 300G
27,00 €
23,90 €
27,00 €
COLPROPUR LADY 340G
40,60 €
30,90 €
40,60 €
 1 >