Cos’è e a cosa serve il Test Intolleranze Alimentari?

Il nostro Test Intolleranze Alimentari, denominato Food Intolerance Test, o semplicemente F.I.T., è un esame, effettuato mediante la metodica ELISA, che permette di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali l’organismo ha reazioni avverse. In Particolare viene quantificata la reazione diretta tra gli anticorpi di classe G (IgG) presenti nel sangue del paziente ed alcuni antigeni alimentari.
Il test intolleranze alimentari è utile per conoscere gli alimenti che possono disturbare il nostro organismo. Come riportato anche da molti studi, l’eliminazione (per un periodo di 4-6 mesi) e l’eventuale reintroduzione graduale di questi alimenti nella dieta quotidiana può indurre un miglioramento della sintomatologia.
A questo proposito il referto del test intolleranze alimentari di NatrixLab comprende, oltre ai risultati analitici, anche i consigli di trattamento nutrizionali personalizzati per intraprendere il percorso di recupero della tolleranza.
Cosa sono le cosiddette Intolleranze Alimentari?
Anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato le cosiddette intolleranze alimentari (reazioni di ipersensibilità IgG mediata): sono reazioni avverse ad alcune proteine alimentari che possono provocare disturbi intestinali ed extraintestinali. Queste reazioni sono molto frequenti, si stima che ne sia affetto circa il 40% della popolazione.
A differenza delle allergie alimentari, le “intolleranze alimentari” sono reazioni dose dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto), i cui sintomi sono legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo e che compaiono con un certo ritardo rispetto all’assunzione del cibo, per questo non è possibile collegare in modo automatico cause ed effetti.
Chi lo dovrebbe fare?
Il test intolleranze alimentari è rivolto in generale a chiunque desideri intraprendere uno stile alimentare più corretto, che tenga cioè conto degli alimenti non tollerati, oppure, prima di sottoporsi ad analisi o esami strumentali invasivi, se hai uno o più di uno di questi sintomi:
- Sintomi generali: stanchezza, ritenzione idrica, borse oculari, sonnolenza postprandiale, alitosi, aumento della sudorazione;
- Sistema nervoso: cefalea, ansia, depressione, irritabilità, scarsa memoria, difficoltà di concentrazione, vertigini;
- Apparato respiratorio: difficoltà di respirazione, asma, tosse, rinite allergica, sinusite;
- Apparato cardiocircolatorio: alterazioni della pressione arteriosa, palpitazioni, extrasistoli;
- Apparato gastro-enterico: gonfiore, senso di nausea, dolori e crampi addominali, disturbi dell’alvo (diarrea, stitichezza), aerofagia;
- Apparato urogenitale: cistiti, infiammazioni urogenitali, sindrome premestruale;
- Apparato muscolo-scheletrico: crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari, infiammazioni muscolo-tendinee;
- Epidermide: prurito locale e generalizzato, acne, eczema, dermatiti.
Come e dove eseguire il test intolleranze alimentari?
Il test intolleranze alimentari viene effettuato mediante analisi su un campione di sangue, e può essere richiesto nei Centri Medici, nei Laboratori di analisi, nelle Farmacie e nelle Medical Spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab e presso il punto prelievi diretto NatrixLab di Reggio Emilia.
Preparazione all’esame: non serve essere a digiuno, il prelievo può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata. E’ importante non eliminare gli alimenti sospetti dalla dieta nelle 3-4 settimane precedenti al prelievo.
…e una volta fatto il test?
Nel caso il test avesse riscontrato intolleranze alimentari, occorre adottare un protocollo alimentare di recupero tolleranza in modo da eliminare gli alimenti dalla dieta, per poi reintrodurli gradualmente.
Sul referto sono già indicati i consigli di trattamento nutrizionali personalizzati e tutte le istruzioni necessarie per intraprendere questo tipo di percorso.
Ripetizione del test intolleranze alimentari
Ti consigliamo di ripetere il test non prima di 6-8 mesi, per monitorare lo stato di salute generale dell’organismo e verificare se la dieta per il recupero della tolleranza ha risolto le problematiche indicate nel test già effettuato.
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