Sigaretta elettronica: funzionamento, rischi e aggiornamenti 2025
La sigaretta elettronica (e-cigarette o e-cig) è un dispositivo elettronico che simula l’atto del fumo, nato con l’obiettivo di ridurre o sostituire l’uso di sigarette tradizionali, sigari o pipe. Secondo diversi studi scientifici, l’e-cig comporta rischi inferiori rispetto alla sigaretta convenzionale, anche se non è priva di potenziali effetti sulla salute. Le ricerche più recenti, aggiornate al 2025, hanno analizzato i vantaggi e i limiti di questo dispositivo, rendendolo uno degli strumenti più discussi nei programmi di riduzione del danno.
Come funziona la sigaretta elettronica
Il funzionamento della sigaretta elettronica si basa sulla vaporizzazione di un liquido specifico, composto generalmente da glicole propilenico (PG), glicerolo vegetale (VG), acqua depurata, aromi alimentari e, in alcuni casi, nicotina. Il dispositivo è formato da una batteria ricaricabile, un atomizzatore e una resistenza che, riscaldandosi, trasforma la miscela in vapore inalabile. A differenza della combustione del tabacco, lo svapo non produce catrame né monossido di carbonio, elementi principali associati ai danni da fumo tradizionale.
Liquidi per sigaretta elettronica
In commercio esistono sia liquidi già pronti sia basi neutre da personalizzare. Il rapporto più diffuso è 50/50 tra glicole propilenico e glicerolo vegetale, anche se i vapers possono scegliere proporzioni diverse per ottenere più vapore (VG) o maggiore resa aromatica (PG). L’aggiunta di aromi e nicotina è facoltativa. Molti utilizzatori scelgono miscele senza nicotina per ridurre progressivamente la dipendenza. È fondamentale utilizzare materie prime di grado farmaceutico (ad esempio Ph. Eur. o USP) per garantire sicurezza.
Domande frequenti sulla sigaretta elettronica
La sigaretta elettronica fa male?
Le evidenze scientifiche disponibili suggeriscono che l’e-cig è meno dannosa della sigaretta tradizionale, soprattutto se priva di nicotina. Tuttavia, non è completamente esente da rischi: l’inalazione prolungata di glicole propilenico, aromi o nicotina può causare irritazioni alle vie respiratorie e dipendenza. Studi europei e britannici (2020-2024) confermano che l’e-cig riduce i rischi fino al 70-90% rispetto al tabacco, ma non rappresenta una soluzione del tutto innocua.
La sigaretta elettronica provoca fumo passivo?
Il vapore emesso contiene quantità molto inferiori di sostanze nocive rispetto al fumo tradizionale. Tuttavia, in ambienti chiusi l’esposizione prolungata agli aromi e al glicole propilenico può irritare le vie aeree, soprattutto nei bambini e nei soggetti asmatici. Per questo motivo è consigliabile evitare lo svapo in spazi condivisi.
È meglio senza nicotina?
Sì, l’uso di liquidi senza nicotina è considerato più sicuro. La nicotina, pur in quantità inferiori rispetto al tabacco, resta una sostanza che può creare dipendenza e aumentare la pressione arteriosa. Molti percorsi di disassuefazione prevedono l’uso iniziale di liquidi con nicotina a dosaggi ridotti, per poi scalare gradualmente fino ad eliminarla.
Aggiornamenti 2025 e raccomandazioni
Le ricerche più recenti hanno evidenziato che la sigaretta elettronica può essere utile come strumento di riduzione del danno per i fumatori adulti che non riescono a smettere con altri metodi. Tuttavia, non deve essere considerata innocua e non è raccomandata per i non fumatori o i minori. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e diversi istituti di ricerca europei sottolineano l’importanza di regolamentazioni sempre più severe sulla qualità dei liquidi e sulla pubblicità, per evitare un uso improprio del dispositivo.
La sigaretta elettronica rappresenta una valida alternativa per ridurre i rischi legati al fumo tradizionale, ma non è priva di effetti collaterali. L’uso consapevole, preferibilmente senza nicotina, e la scelta di liquidi certificati possono ridurre i rischi. Per chi desidera smettere di fumare, le e-cig possono essere un supporto, ma è sempre consigliato rivolgersi a professionisti della salute per un percorso personalizzato e sicuro.