Antiparassitari per cani epilettici: quali usare e come


Antiparassitari per cani epilettici: quali usare e come

Antiparassitari per cani epilettici: cosa sapere

Quando si convive con un cane affetto da epilessia o da altre problematiche neurologiche, è importante prestare particolare attenzione ai prodotti che si scelgono per la sua cura quotidiana. Un aspetto delicato riguarda proprio gli antiparassitari, fondamentali per proteggere l’animale da pulci, zecche e altri parassiti, ma che non sempre risultano adatti a tutti i soggetti.

Antiparassitari e cani epilettici: perché fare attenzione

Molti antiparassitari di uso comune contengono principi attivi chimici che, seppur ben tollerati da molti cani, possono non essere indicati per animali con problemi neurologici. Alcuni ingredienti, infatti, agiscono sul sistema nervoso degli insetti ma possono avere effetti collaterali anche sull’animale trattato. Il rischio aumenta in caso di predisposizione o patologie preesistenti.

Per questo motivo è fondamentale leggere attentamente le etichette, conoscere i principi attivi contenuti e chiedere sempre il parere del veterinario di fiducia prima di applicare un prodotto.

Antiparassitari da usare con cautela

Tra i principi attivi da valutare con attenzione nei cani epilettici vi è la permetrina. Questa sostanza, ampiamente usata in molti prodotti antiparassitari, è generalmente sicura per cani sani, ma può risultare non adatta in soggetti con fragilità neurologiche. Nei gatti, ad esempio, la permetrina è tossica e assolutamente da evitare.

Anche alcuni rimedi naturali meritano cautela. Ad esempio, l’olio di Neem, noto per il suo effetto repellente contro insetti e parassiti, in alcuni casi potrebbe non essere ben tollerato dai cani predisposti a problemi neurologici.

Quali alternative considerare

Non esistono soluzioni uniche valide per tutti i cani. La scelta dipende sempre dalle condizioni cliniche dell’animale, dal parere del veterinario e dall’ambiente in cui vive (città, campagna, zona a rischio leishmaniosi, ecc.).

In linea generale, il veterinario può suggerire:

  • Collari antiparassitari con combinazioni di principi attivi diversi dalla permetrina, come ad esempio flumetrina.
  • Prodotti spot-on specifici, valutati in base al profilo del cane.
  • Repellenti ambientali (piastrine, diffusori, spray alla citronella) per ridurre l’esposizione a zanzare e pappataci.

Antiparassitari naturali: pro e contro

Gli antiparassitari naturali possono essere considerati come supporto, poiché si basano su sostanze vegetali come oli essenziali (citronella, lavanda, eucalipto, menta, ecc.). Tuttavia, hanno una durata d’azione più breve rispetto ai prodotti tradizionali, richiedono applicazioni frequenti e non sempre garantiscono una protezione sufficiente in zone ad alto rischio.

Per questo motivo, anche i rimedi naturali vanno scelti con attenzione e sempre discussi con il veterinario.

Buone pratiche di prevenzione

Oltre all’uso di antiparassitari, ci sono altre buone pratiche che possono aiutare a proteggere i cani epilettici dai parassiti:

  • Controllare regolarmente il pelo e la pelle dell’animale, soprattutto dopo passeggiate in campagna o parchi.
  • Spazzolare il mantello per rimuovere eventuali insetti.
  • Mantenere pulito l’ambiente domestico, lavando cucce, coperte e tappeti.
  • Ridurre la presenza di zanzare con zanzariere, diffusori o candele repellenti.

👉 Gli antiparassitari sono fondamentali per proteggere i cani, ma nei soggetti epilettici o con patologie neurologiche è indispensabile un’attenzione particolare. Non tutti i prodotti sono indicati e alcune sostanze possono aumentare il rischio di reazioni indesiderate. La scelta più sicura rimane sempre quella di rivolgersi al proprio veterinario, che potrà consigliare la soluzione più adatta in base allo stato di salute del cane e al contesto in cui vive.

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