Crosta lattea
La crosta lattea è una condizione infiammatoria molto comune provocata da un'eccessiva produzione di sebo. Il termine medico che indica la crosta lattea è dermatite seborroica. Per quanto può confondere il nome, la crosta lattea non ha nulla a che vedere con l’allattamento. Solitamente il neonato è soggetto a crosta lattea nei primi 3 mesi di vita ma può durare fino al sesto mese. La crosta lattea non è contagiosa ed è comune nei neonati, anche se a volte è presente anche negli adulti.
Come capire se è crosta lattea
La crosta lattea si presenta con la comparsa di tante piccole croste e squame untuose, ben aderenti alla cute e dal colore giallognolo. Queste croste tendono a localizzarsi in genere sul cuoio capelluto, ma possono colpire sopracciglia, palpebre, fronte, orecchie, mento e pieghe inguinali. E come già accennato in precedenza, solitamente compaiono nelle prime settimane di vita e scompare naturalmente entro i 6 mesi.
Come eliminare la crosta lattea
La crosta lattea è una condizione benigna che spesso non richiede alcun trattamento, anche perché solitamente è un problema esclusivamente di tipo estetico, che scompare naturalmente col tempo e in genere non comporta alcun disturbo al lattante.
Per accelerare il processo di guarigione è possibile comunque, dopo il bagnetto, passare un olio vegetale (olio di mandorle dolci, olio di calendula, olio d’oliva) sulla pelle soggetta a crosta lattea, ammorbidendo così le squame, per poi rimuoverle con delicatezza (senza insistere) tramite l’utilizzo di un pettinino per crosta lattea. Ad ogni modo, i prodotti utilizzati per rimuovere la crosta lattea sono molti, emollienti specifici in vendita in farmacia, tutti con lo scopo ammorbidire le croste e facilitarne il distacco. Può anche essere utile, ad esempio, lavare le zone da trattare con un detergente a base oleosa.
Si ricorda una cosa molto importante: non grattare le crosticine con le dita o il pettine, ma passare il pettinino delicatamente rimuovendo così solo le croste già distaccate.