Attenzione alle fake news Coronavirus


Attenzione alle fake news Coronavirus

07/03/2020

Coronavirus fake news

Con l’arrivo della malattia respiratoria Covid-19 sono arrivate anche le fake news al riguardo: queste spesso risultano molto pericolose sia in quanto possono generare panico, ma anche perché invitano ad azioni spesso dannose per l’organismo.
In questi giorni, girano alcune catene piene di informazioni e raccomandazioni false e assurde, come bere varie bevande calde o esporsi al sole per uccidere il virus, o creare soluzioni igienizzanti a base di ingredienti pericolosi magari utili per le superfici ma estremamente pericolosi per uso cutaneo. Per questo motivo si raccomanda di non girare informazioni se non provenienti da siti autorevoli e cercare, nel limite del possibile, di smentire tali bufale, anziché alimentarle.

Il ricercatore di Shenzhen fake news

Recentemente ci siamo imbattuti in una clamorosa bufala via WhatsApp, pubblicata inizialmente sul sito di una onlus che si occupa di prevenzione della trombosi. Questo messaggio riporta i consigli di un “giovane ricercatore che da Shenzhen” trasferito a Wuhan, la città della Cina da cui è partito il contagio, il quale contiene informazioni e raccomandazioni totalmente false sul coronavirus e sula sua prevenzione. Questo testo è stato già smentito da molti siti ma purtroppo continua a girare.

Il testo afferma che: “L’infezione da corona virus non provoca raffreddore con naso sgocciolante o tosse catarrosa, ma tosse secca e asciutta: questa è la cosa più semplice da sapere.” FALSO

Si può affermare che la tosse secca è uno dei sintomi principali della COVID-19, ma non è l’unico sintomo: il raffreddore non esclude la possibilità del contagio, anche se non è un sintomo principale, può comparire se si è contratto il virus, insieme alla febbre e a diversi altri sintomi tipici delle malattie respiratorie.

Altra affermazione sbagliata è “Il virus non resiste al calore e muore se esposto a temperature di 26-27 gradi: quindi consumate spesso durante il giorno bevande calde come the, tisane e brodo, o semplicemente acqua calda: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non è difficile berli. Evitate di bere acqua ghiacciata o di mangiare cubetti di ghiaccio o la neve per chi si trova in montagna (bambini)! Per chi può farlo, esponetevi al sole!”

Il coronavirus resiste a temperature ben superiori a quelle di 26-27 °C, basta pensare che la temperatura corporea di un essere umano è di circa 36°C. Bere bevande calde non potrà neutralizzare il virus e bere acqua ghiacciata non porta a nessun rischio, per quanto riguarda il coronavirus. Per quanto riguarda l’esposizione solare, ci sembra ovvio confermare che non può proteggere dal contagio.

“Il coronavirus è piuttosto grande (diametro circa 400-500 nanometri), quindi ogni tipo di mascherina può fermarlo: non servono, nella vita normale, mascherine speciali.” FALSO

Non è vero che il coronavirus ha quelle dimensioni, risulta molto più piccolo, ma soprattutto non è vero che “ogni tipo di mascherina può fermarlo”. Le mascherine attualmente utilizzate dal personale sanitario garantiscono una protezione soltanto parziale e devono essere usate nel modo corretto e da chi ne ha davvero bisogno (i malati, medici e infermieri). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’uso della mascherina soprattutto alle persone malate e a chi vi entra in stretto contatto come ad esempio gli operatori sanitari. Si ricorda che le mascherine aiutano a contenere il virus se indossate da chi è contagiato, ma non ci sono certezze che proteggano le persone sane dal virus. Quelle che garantiscono maggiore protezione sono le FFP2 e FFP3.

“Se una persona infetta starnutisce davanti a voi, tre metri di distanza faranno cadere il virus a terra e gli impediranno di atterrare su di voi.” FALSO

Non è così semplice: le particelle che vengono espulse con uno starnuto viaggiano a velocità elevatissime, attorno ai 160 km/h, anche di più, e possono rimanere in aria a lungo. Non esiste nessuna regola specifica dei 3 metri, in caso di starnuto.

“Quando il virus si trova su superfici metalliche, sopravvive per circa 12 ore. Quindi, quando toccate superfici metalliche come maniglie, porte, elettrodomestici, sostegni sui tram, ecc., lavatevi bene le mani e disinfettatele con cura. Il virus può vivere annidato nei vestiti e sui tessuti per circa 6/12 ore: i normali detersivi lo possono uccidere. Per gli abiti che non possono essere lavati ogni giorno, se potete esponeteli al sole e il virus morirà.” FALSO

Non si può ancora affermare per quanto tempo il nuovo coronavirus possa resistere sulle superfici. I coronavirus che conosciamo (ricordiamo che non si hanno ancora abbastanza informazioni sul nuovo coronavirus) possono rimanere attivi al di fuori di un organismo anche per diversi giorni, ma molti fattori ambientali possono allungare o accorciare questo intervallo, come ad esempio, l’umidità e la temperatura. Lavarsi bene le mani, igienizzare le superfici e lavare i vestiti sono comunque buoni consigli da seguire.

“Il virus si installa prima di tutto nella gola, provocando infiammazione e sensazione di gola secca: questo sintomo può durare per 3 / 4 giorni. Il virus viaggia attraverso l’umidità presente nelle vie aeree, scende nella trachea e si installa nel polmone, causando polmonite. Questo passaggio richiede circa 5/6 giorni. La polmonite si manifesta con febbre alta e difficoltà di respiro, non si accompagna al classico raffreddore. Ma potreste avere la sensazione di annegare. In questo caso rivolgetevi immediatamente al medico.” FALSO

Affermazioni errate: non si conosce ancora abbastanza questo coronavirus, ma una cosa certa: i sintomi e i giorni in cui compaiono i sintomi possono variare molto da persona a persona.

“Il virus sopravvive sulle vostre mani solo per circa dieci minuti, ma in dieci minuti molte cose possono accadere: strofinarvi gli occhi o grattarvi il naso per esempio, e permettere al virus di entrare nella vostra gola.”

Questa cosa che il virus sopravvive solo per 10 minuti è assolutamente inventata.

“Potete fare gargarismi con una soluzione disinfettante che elimina o minimizza la quota di virus che potrebbe entrare nella vostra gola: così facendo lo eliminate prima che scenda nella trachea e poi nei polmoni.”

I gargarismi non possono fare molto contro il coronavirus, che si annida nelle mucose dell’apparato respiratorio e da lì viene diffuso nell’organismo con la deglutizione ed eventualmente espulso con tosse e starnuti.

“Gli esperti di Taiwan suggeriscono di fare un semplice verifica che possiamo fare da soli ogni mattina: fai un respiro profondo e trattieni il respiro per più di 10 secondi. Se lo completi con successo senza tossire, senza disagio, senso di oppressione, ecc., ciò dimostra che non vi è fibrosi nei polmoni, indicando sostanzialmente nessuna infezione.In tempi così critici, fai questo controllo ogni mattina in un ambiente con aria pulita!”

Questo test consigliato, non ha niente di scientifico: l’infezione da coronavirus provoca difficoltà respiratorie che nei casi più gravi possono richiedere l’intubazione, ma di per sé riuscire a trattenere il respiro per più di 10 secondi non vuol dire non essere stati contagiati. Inoltre, è stato affermato più volte che si può aver contratto il coronavirus anche senza sintomi, o avendo sintomi molti lievi. Infine, avere difficoltà a eseguire questo test può avere moltissime cause che non hanno a che fare col coronavirus.

“Questi sono seri ed eccellenti consigli da parte di medici giapponesi che trattano casi COVID-19. Tutti dovrebbero assicurarsi che la propria bocca e la propria gola siano umide, mai ASCIUTTE. Bevi qualche sorso d’acqua almeno ogni 15 minuti. PERCHÉ? Anche se il virus ti entra in bocca … l’acqua o altri liquidi lo spazzeranno via attraverso l’esofago e nello stomaco. Una volta nella pancia… L’acido gastrico dello stomaco ucciderà tutto il virus. Se non bevi abbastanza acqua più regolarmente…il virus può entrare nelle tue trombe e nei polmoni.” FALSO

Uno o più sorsi d’acqua non bastano a spazzare via il virus. Comunque, bere spesso è una buona abitudine, da seguire sempre, soprattutto quando si ha un raffreddore o la febbre, per recuperare i liquidi persi.

Queste sono solo alcune delle tante bufale che girano sul web, si raccomanda di consultare solo siti autorevoli e di non far girare queste fake news. Può essere utile anche consultare siti o profili social come WHO (World Health Organization - Organizzazione Mondiale della Sanità), fonti ufficiali che smentiscono tali fake news.

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